La Pesca di Leonforte IGP è la perfetta sintesi di antiche varietà di pesca ed un microclima particolare che ne caratterizza la maturazione.
La peculiarità della varietà leonfortese consiste nella pratica dell’insacchettamento che avviene quando il frutto è ancora sull’albero. L’insacchettamento avviene generalmente a partire dalla seconda metà di Giugno.
Tale pratica evita di dover intervenire sul frutto con prodotti antiparassitari, assicurando una produzione esente da difetti e imperfezioni.
Nemico numero uno della pesca di Leonforte è, infatti, la mosca mediterranea.
Come racconta ilgiornaledelcibo.it, una prima soluzione adottata in passato dai contadini è stata quella di ricoprire ogni ramo dell’albero con un grande sacchetto di carta che lasciava filtrare la luce e l’aria, ma non permetteva al temibile insetto di avvicinarsi. A causa, però, della maturazione a scalare dei frutti, i contadini devono ogni volta sfilare il sacchetto, raccogliere le pesche mature e poi rimetterlo.
Negli anni ‘70, invece, l’intuizione geniale. Al posto di insacchettare tutto il ramo, si iniziò a proteggere ogni singola drupa. A Giugno, quindi, quando è ancora acerba e poco più grande di una noce, ogni pesca viene ncuppata, ovvero le aziende usano sacchi di carta pergamenata semitrasparente di dimensioni ridotte, che si chiudono con un sottilissimo filo di ferro.
È la soluzione perfetta: il sacco riesce a proteggere la pesca sia dagli insetti sia dal vento e dalla grandine e, allo stesso tempo, permette una maturazione lenta e piena.
Inoltre, una volta aperto il sacchetto, questa rilascia un profumo inebriante e intenso, che ne anticipa il sapore dolcissimo.
La raccolta della pesca inizia a partire dalla prima decade di Settembre e si conclude nella prima decade di Novembre. Tale pratica avviene rigorosamente a mano e durante la raccolta il picciolo viene delicatamente rotato fino al completo distacco dal ramo.