I legumi appartengono alla famiglia di piante dicotiledoni chiamate leguminose, fabacee o papilionacee. Appartengono a questa famiglia il fagiolo, il pisello, la fava, il lupino, il cece, il caiano, l’arachide, la soia, la lenticchia, la cicerchia ed alberi come la mimosa, albero di giuda, la robinia, il carrubo, il tamarindo e la grenadilla.
Caratteristica comune a tutte le specie delle leguminose è la presenza proprio del legume (chiamato anche baccello): si tratta del frutto della pianta, formato da un carpello che racchiude i semi. Giunto a maturità il legume si apre in corrispondenza delle due suture, dorsale e ventrale, rilasciando i semi.
Altra caratteristica comune a molte delle leguminose è la presenza sulle radici di un batterio, il Rhizobium leguminosarum, che è in grado di fissare l’azoto atmosferico. Questa proprietà è sfruttata in agricoltura per effettuare la rotazione delle colture erbacee consentendo, così, la concimazione del terreno.
Le leguminose hanno una diffusione molto ampia, estesa a tutti i continenti. In Italia sono presenti in tutte le regioni. La famiglia comprende circa 650 generi con oltre 18.000 specie ed è suddivisa in tre sottofamiglie.
La prima sottofamiglia è la Faboideae o Papilionoideae. Si tratta della più grande e comprende circa i due terzi delle specie. Il fiore presenta, in questo caso, la caratteristica forma papilionacea: è zigomorfo ed ha una corolla costituita da un grande petalo situato superiormente e diretto in alto detto vessillo, da due petali laterali che somigliano alle due ali di una farfalla detti appunto ali e da due petali inferiori saldati insieme in basso a formare la carena. A questa famiglia appartengono la fava, la soia, il pisello, il cece, il fagiolo, la lenticchia e l’arachide.
La seconda sottofamiglia è la Caesalpinioideae. Comprende specie in maggioranza diffuse nella zona tropicale o subtropicale. Il fiore delle Caesalpinioideae è zigomorfo ma non è papilionaceo; possiede cinque petali non differenziati, con stami visibili esternamente. Appartengono a questa sottofamiglia il carrubo, il tamarindo, l’albero di Giuda, l’albero di fuoco o la Caesalpinia pulcherrima.
La terza famiglia è, infine, chiamata Mimosoideae. Diffuse anch’esse nella zona tropicale o subtropicale, le loro specie presentano fiori actinomorfi riuniti in infiorescenze dense, generalmente a spiga, somiglianti a un pon-pon. Gli stami costituiscono la parte più attrattiva del fiore, mentre i petali sono poco appariscenti. Tra i generi più noti di questa sottofamiglia ci sono Acacia e Mimosa.
A Scicli si conclude l’itinerario in una delle Terre dei Legumi della tradizione contadina siciliana che tra gusto e bellezze del territorio non manca mai di stupire il viaggiatore. con il supporto tecnico-scientifico del Dott. Riccardo Randello agricoltore custode della Cicerchia di Licodia Eubea.