Legumi: un po’ di storia

Potreste pensare voi, perchè è importante conoscere il passato di un prodotto culinario?
Semplice, per lo stesso motivo per cui è importante conoscere la storia di un popolo.
Solo scoprendo il passato si può comprendere al meglio il presente e, nel caso dei legumi, scoprire come questi straordinari alimenti abbiano rivestito e continuano a rivestire ancora oggi un ruolo di assoluta centralità nell’alimentazione umana.
Iniziamo, dunque, il nostro viaggio nel mondo dei legumi presentando qualche cenno storico.
Il consumo di legumi ha origini antichissime risalenti a diversi secoli prima della venuta di Cristo. Le loro coltivazioni si sono sviluppate nel bacino del Mar Mediterraneo, anche se l’uso dei legumi come alimento di base era ampiamente diffuso anche in alcune culture orientali.
Innumerevoli le testimonianze del consumo di questi alimenti giunte fino a noi: dalle tombe reali degli antichi Egizi, all’Iliade di Omero nell’antica Grecia. Dei legumi si parla anche nell’Antico Testamento. Secondo la rivista Dieta Mediterranea.eu, resti di piselli sono stati rinvenuti in Ucraina e risalgono addirittura a circa settemila anni prima di Cristo, mentre le fave erano oggetto di un fortissimo tabù da parte della casta sacerdotale egizia e della scuola pitagorica greca, essendo associate al mondo dei morti e a pratiche esoteriche.
Nella Roma imperiale erano le lenticchie probabilmente il cibo più diffuso, mentre durante il Medioevo le leguminose facevano parte del regime alimentare di quasi tutti gli strati sociali. Dopo il XIII secolo, con lo sviluppo della vita comunale e la costituzione di un ceto urbano, la produzione dei legumi inizia a trovare collocazione anche nei mercati cittadini.
In Sicilia i legumi maggiormente coltivati sono da sempre stati le fave, i ceci, le lenticchie, i piselli e i lupini. Durante il Medioevo, secondo le testimonianze giunte fino a noi, la fava era il legume di più largo consumo nell’isola.
Fu proprio questo il periodo di maggior diffusione della fava in tutto l’area mediterranea, considerata, fino al XV secolo, il migliore tra i legumi in virtù delle sue proprietà nutrizionali.
Tale prevalenza diminuì progressivamente nei secoli successivi fino ad arrivare all’Ottocento, quando, soppiantata dalle nuove specie di fagiolo importate dall’America, la fava scomparve quasi del tutto dalle tavole dei ricchi e diminuì la sua presenza anche su quelle popolari.
La gastronomia del XIX e del XX secolo non mostra particolare apprezzamento verso i legumi. Per un loro rilancio bisognerà attendere la fine del secolo scorso, quando il connubio alimentazione e salute è divenuto tema di attualità e i legumi hanno assunto un ruolo di primo piano nell’ottica di una sana e corretta alimentazione.

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